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Meglio non farsi trarre in inganno: a Bra e neppure tra i verdeggianti paesaggi delle sue periferie non si produce formaggio. Si chiama Bra perché i braidesi sono ghiotti di queste tome che però, da tempo immemore, arrivano dai paesi delle valli montane poco distanti. Una passione che presto si tramutò in business. Ne compravano a iosa, soprattutto appena fresche e poi le facevano stagionare nelle loro cantine: qui infatti le condizioni climatiche e la perfetta temperatura dei depositi sotterranei divennero presto il luogo ideale per la stagionatura e conseguentemente anche per la commercializzazione che all’inizio avveniva con carri trainati da cavalli. Tante le piazze raggiunte da questo ottimo formaggio, apprezzato in tutto il Piemonte quanto in Liguria, Lombardia, ma anche più lontano perché, una volta stagionato, è in grado di sopportare lunghi viaggi senza alterare le sue qualità. Due le tipologie di prodotto: Bra “duro” e Bra “tenero”.  Entrambi si presentano con forme cilindriche a facce piane con un diametro tra i 30 e i 40 cm per 5/9 kg di peso. Viene prodotto con latte vaccino, talvolta addizionato con piccole quantità di latte ovino o caprino (max 10%). Nella variante duro presenta una crosta consistente e di colore beige scuro. Il gusto è sapido e leggermente piccante, soprattutto se la stagionatura si è protratta per oltre 8 mesi. Quello tenero si presenta con una crosta elastica e dalla colorazione più chiara, ha un profumo gradevole e un sapore meno marcato.

Consorzio per la Tutela del Formaggio Bra
www.consorzibraraschera.it