Non poteva mancare sulle tavole imbandite per le grandi occasioni, ma era anche parte integrante di quei pasti frugali che i contadini consumavano quando la giornata di lavoro iniziava all’alba e finiva a tarda sera. Il Salame Piemonte ha una tradizione antica e ogni fetta ha un sapore che riporta all’essenza di queste terre: sa di lavoro e dedizione. Buono e gustoso, protagonista assoluto delle moderne “merende sinoire” e degli antipasti, il Salame Piemonte IGP viene prodotto esclusivamente nel territorio regionale secondo un rigoroso disciplinare di produzione in cui sono definite le fasi di lavorazione e la rintracciabilità di tutta la filiera, dall’allevamento dei suini fino alla commercializzazione. Con il suo sapore delicatamente speziato, il Salame Piemonte IGP fa le sue prime apparizioni lungo la via del Sale e poi si diffuse in tutta la Regione. La ricetta ufficiale compare a metà ‘800: fu infatti Giovanni Vialardi, capocuoco di Casa Savoia, che per primo appuntò la tecnica per preparare un salame di maiale molto simile a quello giunto fino a noi. Già allora, infatti, lo chef aveva dato istruzioni di aggiungere all’impasto di carni un bicchiere di ottima Barbera. Negli anni le ricette si moltiplicarono, ma il vino rosso piemontese (Nebbiolo, Barbera e Dolcetto) rimase una costante, mentre la scelta di spezie e erbe (primi fra tutti aglio e chiodi di garofano) è affidata alla sensibilità del salumiere.

Consorzio Salame Piemonte IGP

www.salamepiemonte.it