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Napoleone. Lo ritroviamo spesso quando parliamo della storia di queste colline, ma cosa mai legherà Napoleone alle deliziose, croccanti e uniche nocciole Piemonte IGP? Ebbene c’è un forte legame e forse, senza le ripicche napoleoniche nei confronti dell’Inghilterra, oggi delizie come il gianduiotto, la torta o il torrone e la crema spalmabile non esisterebbero e probabilmente saremmo più tristi. Un blocco alle importazioni dei prodotti inglesi e delle relative colonie, una penuria di cacao che arrivava sui mercati a prezzi esorbitanti e così i pasticcieri piemontesi furono costretti a trovare un prodotto alternativo. Lo trovarono nella nocciola che veniva coltivata nell’area collinare del basso Piemonte: nelle aspre colline di Langa. Quel poco di cacao venne abbinato alla farina di nocciola e il risultato fu sorprendentemente apprezzato. Una cucchiaiata maldestra nella pasta che se ne ricavò ed ecco saltar fuori la delizia a forma di trapezio, o barca rovesciata, nota a tutti con il nome di gianduiotto. Nascevano così le delizie subalpine a base di nocciola, ma anche una nuova avventura agricola che cambiò il paesaggio e le economie delle famiglie contadine che, data la crescente domanda, si dedicarono alla coltivazione della pregiata “tonda e gentile delle Langhe”.

Consorzio per la Valorizzazione e Tutela della Nocciola Piemonte I.G.P.
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