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Una nota canzoncina recita che per fare un tavolo e tanto altro, ci vuole un fiore. L’autore la sapeva lunga e anche se questo motivetto viene canticchiato da inconsapevoli bambini, potrebbe essere eletto a inno della sostenibilità. Ci vuole un fiore per fare molte cose, inclusa una grappa, o meglio ci vuole un’infiorescenza per dare quelle bacche che tutti noi chiamiamo uva. Ciò che rimane dalla pigiatura, per ottenere i grandi vini di Langhe Monferrato Roero, non viene certo sprecato: qui infatti entra in scena l’antica tradizione distillatoria locale, forte del suo patrimonio di vigneti che forniscono vinacce di grande pregio. L’alta qualità della materia prima che giunge negli alambicchi fa sì che dalle distillerie escano ottime grappe, apprezzate dagli estimatori e conosciute al grande pubblico anche grazie a campagne pubblicitarie che hanno fatto la storia della comunicazione. Visitare una distilleria è un’esperienza multisensoriale: i grandi grappaioli, oltre a descrivere il ciclo di produzione dell’acquavite, sia essa giovane, invecchiata o aromatizzata, ti condurranno tra alambicchi e vapori e ti guideranno alla scoperta di un mondo strettamente legato alla capacità di raccontarsi. Gusti e profumi saranno i grandi protagonisti, ma non dimenticare di osservare le etichette, le confezioni, l’originalità delle bottiglie, così come le affiche pubblicitarie realizzate da grandi artisti del secolo scorso, alcuni claim ti torneranno in mente e anche tu sarai… sempre più in alto! Ricordi?

Consorzio Tutela Grappa del Piemonte e Grappa di Barolo
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